quando andavo al liceo, tra le altre cose, mi piaceva anche la filosofia. si, quela cosa che (mi pare dicesse voltaire, o de crescenzo, non ricordo) con la quale o senza la quale il mondo resta tale e quale.
e mi ricordo che mi appassionai anche a de crescenzo (mica voltaire!), e mi ricordo che lessi questa cosa su "storia della filosofia greca", mi pare, che diceva che tutte le cose, tutti gli oggetti hanno un'anima.
ma non nel senso cristiano, che c'entra, no, le cose hanno l'anima di chi le ha possedute, e c'era questo esempio (che a me mi ha sempre commosso) che dice che - per esempio - un paio di occhiali, o una pipa, di per sé non significano niente, ma se tipo stanno sulla scrivania dello studio e sono gli occhiali o la pipa che appartenevano a tuo padre, e metti che tuo padre adesso non c'è più, allora ecco che quegli occhiali e quella pipa c'hanno dentro l'anima di tuo padre e non sono più occhiali e pipa qualsiasi, e tu ci pensi, a tuo padre, e questa cosa qua mi ha sempre commosso.
anche qui a brussel ci sono gli oggetti, le cose, e mi parlano, ma sono diversi, mi dicono cose diverse.
non lo so se c'hanno l'anima, però capisco quello che dicono: "basta stare nel lavello, lavaci."
sabato 6 ottobre 2007
storia della filosofia greca e ateismo panteistico
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Pubblicato da michele alle 16:26
roba che parla di: belgio, io me medesimo, letteratura, ricordi
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3 commenti:
Dev'essere un dialetto di quelle parti...
Non dargli retta.
;)
Ma questo post è bellissimo!!!!!!!!!!!!!!!!
Sto morendo dal ridere!
se senti questo genere di voci 2 sn i casi:
o i piatti sn talmente sporki ke hanno ormai vita propria e quindi parlano......
o devi smetterla di trascorrere i we ad amsterdam!!!!
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