lunedì 31 gennaio 2011

il sabato del villaggio

che poi, secondo me, il sabato del villaggio l'ha scritta di domenica.
cioè, se ci rifletti un momento, il sabato del villaggio: è sera, perché è sicuramente di sera, e tutti a fare baldoria nelle discoteche del villaggio, o sul corso principale del villaggio, o nelle piazze, nelle birrerie del villaggio, qualcuno che si ubriaca nel villaggio, qualcun altro che ci va giù un po' più pesante e vai con le droghe del villaggio, e poi ci si lamenta che capitano gli incidenti del sabato sera sull'autostrada fuori del villaggio; insomma, tutte quelle cose che si fanno al sabato, dentro e fuori del villaggio, e poi la domenica sei un po' intontito - diciamolo - e allora è normale che scrivi il sabato del villaggio con quella tristezza, quella malinconia da domenica mattina del villaggio, che magari è pure brutto tempo, piove, c'è vento e non ci sono dubbi che una poesia triste la scrivi di domenica con questo tempo di merda.
no, guarda, te lo dico io, il sabato del villaggio è stata scritta di domenica, subito dopo colazione, che uno scende di casa mezzo rincoglionito, e ancora piove, la macchina è fredda, i vetri appannati, hai un momento di esitazione, quell'attimo che ti fa mettere il piede sulla frizione, ti chiedi L'ho messo l'antifurto? Sì. e il cancello elettrico inizia a chiudersi e tu riparti e ti fracassi il faro posteriore sinistro.
il sabato del villaggio.
io - personalmente - l'avrei scritta di domenica.

venerdì 28 gennaio 2011

Senilità

Ieri era la giornata della memoria.
Di solito scrivo un post, ma ieri me ne sono dimenticato.