venerdì 10 luglio 2009

pluvia magistra vitae

la conquista della conoscenza è una battaglia quotidiana, costante, atemporale, che si persegue ma non si consegue, e trae il massimo della sua linfa attraverso le cose più umili.
come la pioggia.
ogni goccia nasconde un segreto, racconta una storia, nascosta dietro grandi temporali, tra il grigio di nubi passeggere e i colori di un timido arcobaleno.

la pioggia va osservata, anche se non c'è bisogno di grande attenzione per imparare dalle sue lezioni.

la prima che si impara è l'umiltà: l'uomo superbo guarda dalla finestra dell'ufficio e si dice Ancora mezz'ora, tanto ce la faccio, non dovrebbe piovere e - così pensando - pecca, e la pioggia lo riporta alla realtà delle cose, sorprendendolo nel mezzo del cammin della sua vita, tra l'ufficio e la stazione.

la pioggia insegna la fisica: t'insegna che la sua intensità è pari al quadrato della distanza dalla fermata del tram a casa tua.

infine, t'insegna a non dare le cose per scontate. a te che pensi che i tram a brussel facciano, naturalmente, tutte le fermate, senza bisogno della chiamata: sappi che la pioggia, una sera, mi ha insegnato che la fermata sotto casa, così come la precedente o come la successiva, non è obbligatoria.

giovedì 9 luglio 2009

la mano e la coscienza

comincio col rivolgere le mie scuse alla signora inglese col bambino che giocava coi lego.
quindi mi rivolgo alla famigliola belga, padre, madre, figlioletto grande, figlioletta piccola con treccine e occhialini, figliolettino piccino piccino, chiedo scusa a tutti voi.

chiedo scusa al signore distinto con la cravatta orrenda, verde elettrico, ma si può portare una cravatta verde elettrico? alla ragazza con il vestitino a fiori e alla coppia abbracciata nonostante il caldo.

gli altri, da dove ero, non sono riuscito a vederli, ma chiedo scusa anche a loro, e a tutte le persone, tante, veramente tante, dietro di me.

scusate, davvero. sì, sapevo che avevano chiuso schengen per i viaggi verso l'italia, ma mai avrei potuto immaginare di bloccare la fila al controllo sicurezza perché ai raggi x avrebbero scambiato per un'arma di distruzione di massa la mia banana.

mercoledì 8 luglio 2009

esperimento di compartecipazione mirata con annesso tentativo di far uscire dal silenzio un affezionato lettore che negli ultimi 2 anni non ha mai avuto la forza di lasciare un commento uno, perciò vediamo adesso.

vaffanculo, carlo.

venerdì 3 luglio 2009

unattrofimm ppiubbello demmonto 2

attenzione: di seguito viene rivelata del tutto o in parte la trama dell'opera

alla fine di ogni corso che si rispetti bisogna necessariamente fare qualcosa tutti insieme. sì è concluso il workshop sulle epatopatie alcoliche? tutti insieme a bere un bicchierino al bar dell'università. avete concluso con successo un seminario sulla lotta alla paura di volare? si celebri con un bel viaggio tutti insieme!
naturalmente, le probabilità che dieci minuti dopo il decollo inizino delle violente turbolenze sono direttamente proporzionali alle difficoltà che gli studenti hanno avuto durante il corso; il rischio di tempeste è pari al quadrato del numero degli studenti e - ça va sans dire - trovare 4 terroristi psicopatici a bordo è evento certo.

la tensione, quindi sale subito quando due brutti ceffi cominciano a litigare in una lingua "strana". nessuno li capisce se non la mezzofiga di turno (che più che mezzo figa è mezzo cesso): è ceco, mia madre era polacca e io capisco un po' di lingue slave. i soliti comunisti dimmerda.

i due arrivano alle mani, ma quello più cattivo tira fuori una specie di coltello-punteruolo dalla manica della giacca con quel meraviglioso svling metallico e io che mi chiedo perché, in america, anziché controllare le maniche delle giacche, ti facciano togliere le scarpe.

primo panico, spunta una pistola, il cattivone tira fuori un detonatore e la mezzofiga/mezzocesso cerca di tradurre: sull'aereo c'è una bomba con dentro un gas nervino. tranquillamente imbarcata in stiva, e visto che era sotto i venti chili, non ha neanche pagato il supplemento.

per motivi ancora non ben identificati, il terrorista comincia a sparare allegramente qui e là, fa secchi due o tre passeggeri finché un altro non tira fuori un'altra pistola e lo stende. il che ci riporta di nuovo, per un secondo, alle considerazioni statistiche iniziali: quante sono le probabilità che, dopo il corso per superare la paura di volare, ci si ritrovi tutti insieme in un volo celebrativo sul quale si trovano 2 terroristi psicopatici distinti di cui uno con la giacca modello numero 5 - wolverine -, una bomba chimica, 2 pistole e il pilota che chiede il permesso di aumentare la quota per non spatasciarsi direttamente dento la tempesta tropicale? se non conoscete il teorema di bayes non potete rispondere.

ma torniamo al fimm.
il terrorista numero 2 che ha fatto secco il terrorista (?) numero uno, dopo avere fatti secchi (si dice fatti secchi o fatto secchi? mah) due o tre passeggeri en passant, viene quindi steso da un altro passeggero, come dicevo, armato.
applausi, bravo, evviva, ma tu chi sei? che fai? dove vai? e tira fuori un cartellino della polizia militare o qualcosa del genere, non ricordo. volano parole pesanti, il poliziotto-semieroe se la prende sul personale e uccide il suo interlocutore. già che c'è spara ad altri due o tre passeggeri e poi prende il comando dell'aereo.
naturalmente il pilota, nel frattempo non s'è accorto di nulla, né tantomeno la miriade di colpi esplosi hanno lontanamente scalfito la fusoliera creando il benchemminimo problema di pressurizzazione.

l'ex-poliziotto-nuovo-terrorista3 va in cabina di pilotaggio e ordina di atterrare, naturalmente, possibilmente nella tempesta.

intanto i passeggeri decidono di non stare con le mani in mano e mezzofiga/mezzocesso (d'ora in poi semplicemente eroina) organizza un piano.
quando ex-poliziotto-nuovo-terrorista3 torna dalla cabina di pilotaggio, eroina lo chiama a sé con una scusa e BUM! gli fanno prendere un bello spavento! ecco che la cappelliera si apre all'improvviso e ne esce una passeggera!
naturalmente terrorista3 trasale (o trasalisce? mah) e viene bloccato dagli altri passeggeri. i quali gli prendono il telecomando della bomba e lo ammanettano ma.. colpissimo di scenissima, quello che ha preso il telecomando lo porge a terrorista3! le emozioni, neffimm ppiàbbellodemmonto 2, non finiscono mai.

eroina allora cerca di distrarre ex-passeggero-terrorizzato-ora-terrorista4, per consentire a passeggero-eroico di telefonare. con quale telefono? chiederanno i miei piccoli lettori. semplice: quello installato sul bracciolo della poltrona.

intanto il cattivone litiga col pilota, che cade, sbatte la testa e muore. per la tristezza, disattiva i telefoni a bordo.
tuttavia, ex-passeggero-terrorizzato-ora-terrorista4-ora-distratto, si rende conto del diabolico piano di eroina e corre per uccidere eroico-passeggero (che d'altra parte stava parlando da solo già da un pezzo) ma gli altri passeggeri eroici gli sono addosso e gli spalmano la marmellata sul naso, la marmellata sul naso! no, dovevano essere de sedativi, non so, ma la scena è toccante: una vaschetta di acciaio piena di acqua e ghiaccio, ex-passeggero-terrorizzato-ora-terrorista4 supino, 4 passeggeri gli bloccano braccia e gambe, un passeggero lo minaccia con un coltello e una che gli versa acqua e ghiaccio (e forse sedativi) da una vaschetta tipo gelato.

a questo punto, eroico-passeggero ed eroina scendono in una specie di sala controlli e mandano un sos in morse alla torre di controllo.

romantic moment: ti vedi con qualcuno? no, e tu? io ero sposato. TADA! la moglie è morta quando l'aereo meno pazzo del mondo, immagino quello dell'episodio 1, è precipitato/esploso non si capisce bene per colpa dei terroristi bulgari.

riescono a ottenere un contatto radio: Abbiamo delle armi chimiche a bordo! Aiutateci! a terra erano preparati a tutto: c'era addirittura il forse-direttore dell'FBI: - Ottimo! Cerca di raggiungere la cabina di pilotaggio, uccidi il terrorista se necessario, e poi precipitati con tutto l'aereo a mare. avete delle armi chimiche a bordo, e non possiamo rischiare di farvi atterrare.
Ma ci sono dei passeggeri a bordo!
Il mio inglese non è così buono, ma credo che il forse-direttore dell'FBI abbia risposto esticazzi.

intanto il cattivone cattivissimo intuisce che qualcosa sta succedendo e toglie la corrente al resto dell'aeroplano. il ghigno compiaciuto è la terza clip da oscar, dopo la scena del ghiaccio e il bubusettete della passeggera nascosta nella cappelliera.

intanto l'eroe manda l'eroina a fare la spesa in cucina, e con gelato alla vaniglia, sigarette, acqua ossigenata e puparuoli 'mbuttunati preparano l'esplosivo al plastico e fanno saltare in aria la porta della stiva. lì aprono una finestra e creano una forte depressurizzazione e l'aereo comincia allegramente a perdere quota.
altro semieroe cerca di saltare addosso al cattivone, ma non essendo pagato abbastanza, muore.
intanto l'eroe vero apre lo sportello della stiva e comincia a buttar giù dall'aereo (che non è precipitato malgrado la depressurizzazione, la perdita di quota e il pilota morto, bensì ha ripreso a viaggiare tranquillamente) bagagli a caso, perché, eroicamente, ha pensato che anziché far precipitare tutto l'aereo, forse era meglio buttar via solo la bomba.
il cattivone intuiscce, cerca di fermarlo invano e opta per il suicidio: facciamo esplodere la bomba. com'è noto, un detonatore a distanza ha un timer di 15 secondi che parte dopo la pressione del tastone rosso. il tempo di buttare la bomba fuori dall'aereo e farla esplodere a mezz'aria (e chissenefotte dell'ecosistema marino, tanto mica siamo pesci?)
ma la scenappiubbellissima di tutto il film è il dramma del direttore dell'FBI che dice "dio ci protegga" nel momento preciso in cui dà l'ordine di sparare il missile per abbattere l'aereo, visto che l'eroe non l'ha voluto spatasciare nell'oceano.
naturalmente, eroe riesce a mandare un sms e il forsedirettore dell'FBI dice al missile di fare marcia indietro. il missile, arrivato a 27cm dall'aereo, gira a destra e si autodistrugge. giuro sul cadavere della nonna del forsedirettore dell'FBI. gira-a-destra.

terrorista3 esce dai gangheri, cerca di uccidere qualcuno a caso scegliendo con la monetina. prende un avvocato e se lo porta in cabina di pilotaggio, per ucciderlo con comodo. (ah, sì, nel frattempo l'aereo continuava a pilotarsi da solo, ovvio). però, vicino alla cabina, terrorista3 sente l'odore degli eroi, coraggiosamente nascosti nell'armadietto. terrorista3 sta per ucciderlo, ma eroe dice "guarda: hai sparato nel pilota-automatico-addetto-all'atterraggio. senza di me, che sono bello, figo, eroe e pilota, siete fottuti.

terrorista3 ci riflette, acconsente, spacca a calci qualcosa in cabina di pilotaggio e poi, ancora frustrato, decide di prendersela definitivamente con l'avvocato: apre uno sportello e lo butta giù questi cade preciso preciso sulla torre di controllo e per poco non spiaccica il forsedirettore dell'FBI.

piccola divagazione fisica:
da un aereo in fase di atterraggio, diciamo a 3, 4km dalla pista (e quindi a 3, 4km meno 200mt dalla torre) (ma forse anche di più) si cade con un angolo di 30°. è la fisica, belli, non ci posso fare niente.

ad ogni modo, eroe fa atterrare l'aereo, seguendo passo passo le indicazioni dalla torre di controllo, con un motore piantato e senza carburante.
quando uno è eroe, è eroe.

pompieri, ambulanze ed esercito circondano l'aereo. cattivone esce aggrappato a eroe, che di nascosto accende il cellulare e chiama la torre. cattovone gli dice che un suo complice tiene in ostaggio il suo figlioletto biondo (inquadratura sulla torre: pubblico col fiato sospeso, angioletto biondo vicino al tipo losco con l'impermeabile e la pistola. terzo e ultimo ritorno alla statistica: i controlli di sicurezza negli aeroporti americani sono inversamente proporzionali ai film di merda)

in torre sentono tutto e mandano i cecchini, cattivone ed eroe nell'ambulanza hanno un'ultima colluttazione, proprio mentre angelobiondofigliodelleroe si divincola e scappa sulla pista. cattivone-in-ambulanza spara a un infermiere e tira fuori di nuovo dalle maniche l'arma-punteruolo-che-quando-esce-fa-svuish per uccidere eroe in un corpo a corpo, ma l'infermiere non è morto, grida stop e proprio mentre i cecchini stendono il complice terricolo, l'ambulanza frena e cattivone finisce su un altro punteruolo che si trovava nel verso opposto a quello del moto dell'ambulanza (compito di fisica: dimostrare che l'inerzia dipende dalla posizione dell'eroe e non vettore del moto).
abbraccio all'eroina, casto bacio con due metri di lingua: la lingua dell'amore, stemperamento (esiste?) della tensione col figlioletto-angelobiondo e lui che chiede a lei: "mi accompagni a casa?"
fine.