uno pensa, fa, disfa, lavora, cazzeggia.
poi arrivano i momenti difficili e quelli ci stanno, e ci stanno pure le cazziate, e qui fa schifo e questo chi l'ha fatto e sta roba non funziona. tu, per esempio, vai, ti chiedono, ti cazzeano e tu chiedi scusa, ti arrovelli il cervello, cerchi di capire dove hai sbagliato perché c'è lo storico, eh, e questo file è tuo, eh, mica pizza e fichi, l'hai scritto tu, eh, sta qua, ma adesso mi spieghi perché hai scelto questa tecnica mi dici perché setti l'attributo così e non pomì? e tu cerchi, mogio mogio, guardi, scruti, indaghi, soffermi, riprovi, scovi, capisci, comprendi, t'illumini.
quando sul codice ci mettono le mani troppe persone, è sempre l'ultimo che ce le ha messe che ha sbagliato.
e ti viene in mente solo una cosa:
mavvaffanculo, va.
giovedì 20 settembre 2007
di come sia dura la vita del giovine impiegato nell’industria dellinformescion tecnòlogi
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Pubblicato da michele alle 01:00
roba che parla di: io me medesimo, vita d'ufficio
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