lunedì 26 novembre 2007

un tranquillo week-end di paura

il ristorante aveva una forma circolare e dava una sensazione di tepore casalingo.
è stato divertente, una domenica piacevole, peccato solo per il tempo, veramente brutto, e per quella sensazione che si avverte ogni domenica a brussel (anche se eravamo a leuven): una città deserta, nessuno in giro, probabilmente tutti a casa, a guardare le repliche di "ok il prezzo è giusto" in inglese, con sottotitoli in olandese.

ma sto divagando. piacevole la compagnia, dicevo. australiani, giapponesi, belgi, italiani.
piacevole il cibo, thai, sebbene preferisca non sapere cosa abbia mangiato, effettivamente.

piacevole il chiacchiericcio, davanti al te nero alla fine del pasto, e piacevole la certezza che non si finisce mai di imparare: la cosa che più mi piace quando esco con persone di culture diverse dalla mia.

persone con abitudini, modi di dire, reazioni diverse. persone che interagiscono, che si conoscono, si confrontano e che a loro volta imparano da te. e sorridi, davanti a un comportamento bizzarro, o ti sorprendi nel vedere come siamo simili, gli uni agli altri, nelle piccole cose.

ecco quello che ho imparato, che in ogni cultura, non importa che essa nasca nel continente europeo, asiatico o australiano, in ogni cultura, dicevo, c'è qualcosa che si lega con la tua, qualcosa per la quale - come si dice - tutto il mondo è paese.
qualcosa che ti fa capire che non si deve mai, mai, mai, domandare a una donna che non vedi da tanto, se aspetta un bambino.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Oddio non ci credoooo!!! Ahahahaha idolo. Idolo e basta. xDDDD

Anonimo ha detto...

fa piacere notare che ci ricaschi!
-sulla natura del post...-
eh, no che non si fa questa domanda
il dolore si offre, non si chiede.
(ma tu sai perchè ti è venuto in testa di farla?)
pw

Anonimo ha detto...

bella figura di merda!
(clap, clap, clap)
...che ho fatto anch'io con una corsista!
"signori per cortesia, lasciate il banchetto alle signore in attesa. prego, si accomodi di là. vedrà che starà più..."
"ma io non sono in attesa, segreta'!"
che ci dovevo dire?
niente, per smarcarmi ho fatto un cazziatone generale per la prima inezia che m'è venuta in mente.
com'è bello fare il re!

michele ha detto...

@duke: a vita riserva strane sorprese.

@pw: non ho capito bene la parte sul dolore...

@tatò: sto incazzato, ho perso un guanto.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

qui mi censurano!!!!

michele ha detto...

@antoni: eccerto, quando ci vuole ci vuole! :P

FB ha detto...

una volta ho fatto la tua stessa gaffe con una che invece aveva appena perso un bambino...
invece un impresario mi ha chiesto se una mia cliente, una signora di 60 anni circa con un po' di pancetta, fosse incinta. mah!

AnniKa ha detto...

Ti prego dimmi che non è vero.
Mentimi, se necessario, ma non dirmi che l'hai fatto per davvero.

(ho anche già mal di pancia, se mi metto a ridere è proprio la fine)

;)

michele ha detto...

@diegone e AnniKa: perché date per scontato che la figuraccia l'abbia fatta proprio io?

@AnniKa: "che non è vero" e "che non l'hai fatto per davvero". e non ho neanche avuto bisogno di mentire! :)

philippewinter ha detto...

no, mic, ero io che avevo in testa altro... (vedi diegone).
avevo capito avessi fatto veramente un gaffe!
(diversamente non comprendo il tuo imbarazzo)

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