oggi è una giornata come ce ne sono poche: sto lavorando.
in una delle innumerevoli pause caffè ho incontrato gianni, collega belganerlandofono, col quale avrò scambiato sì e no 12 parole in un anno.
d'altra parte anche lui non è che sia proprio un tipo che si può definire loquace, ma non sono qui per giudicare.
mentre si godeva la sua coca ghiacciata, mi ha confessato che questo tempo lo sta uccidendo.
«il caldo, amico mio, il caldo.
mi domando in questo modo dove andremo a finire.»
è vero, in questi giorni è abbastanza caldo, anche io ne ho un po' sofferto, stanotte, tanto che ho dovuto togliere il piumone.
d'altra parte, m'ha confessato gianni, quando di giorno ci son più di 25 gradi, lui la notte proprio non riesce a dormire.
martedì 29 luglio 2008
non esiste più la mezza stagione
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Pubblicato da michele alle 17:37
roba che parla di: belgio, io me medesimo, vita d'ufficio
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2 commenti:
sfigato. (senza offesa eh, è solo un modo di dire, sudare è così bello!)
orsella, io adoro sudare. e puzzare, anche.
(vedi post precedente...) :)
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