venerdì 6 novembre 2009

esse di esperimento

il mondo finisce alle sette meno un quarto. ci si potrebbe organizzare meglio, si potrebbe andar tutti quanti allo zoo comunale, ma chiude prima, poi in inverno fa buio presto, e Gervaso ci ha i reumatismi.
ho sempre pensato che Gervaso fosse un brutto nome, ma da quando ho scoperto che suo nonno ha partecipato alla resistenza nel '45 mi son sentito in colpa. non è che adesso mi metto a cambiare idea solo perché il nonno ha fatto la guerra, pure mio nonno avrebbe fatto la guerra se fosse stato ancora vivo. ma, mi dicono dalla regia che era ancora vivo. nonno, e che facevi, tu, durante la guerra? non rispondi, eh? ah, sei morto. scusa, non volevo. magari ripasso. nonno, non ti ho mai conosciuto, ma mi sarebbe piaciuto assai. pensa che abbiamo un sacco di cose in comune, padre e figlio a parte, chiaro.
so che lavoravi il legno, che dico, eri ebanista, oggi artigiani come te non esistono neanche più. so che ballavi il tango, che era uno spettacolo stare lì a guardarti ballare con la nonna. queste son cose che piacerebbe fare anche a me, ma il massimo d'intaglio che ho fatto è stato una zeppa da mettere sotto al tavolo che ballava, e di sicuro quel tavolo ballava il tango meglio di me, che ci ho provato due volte e ho rimediato una psicopatica che ci ha provato nonostante marito e figlio.
nonno, io non so come sono arrivato a questo punto, visto che dovevo parlare della fine del mondo delle sette meno un quarto, ma dal momento che ho perso il filo del discorso, direi di chiuderla qui, magari ci sentiamo un'altra volta, così ti racconto di mia figlia. e, già che ci sono, rimando anche la fine del mondo, va.

3 commenti:

andima ha detto...

esse di esperimento carino di ricordi lontani ed immagini nostalgiche, mi e' piaciuto

Anonimo ha detto...

Ognuno di noi vede il mondo con i "propri" occhi. Come quando mangiamo una caramella Rossana e guardiamo, come da piccoli, attraverso la carta della confezione,e ci sembra che tutto il mondo sia altrettanto rosso. Rossi tutti, dalla mamma all'albero sotto casa. Basterebbe togliere la carta per vedere le cose come stanno. Ma ci fa comodo tenerla lì, da buoni beoti. Immobile. Eterna. Granitica. Complimenti!

michele ha detto...

Che si risponde in questi casi? Boh? Forse un grazie va bene, quindi grazie, a tutti e due.

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