qualche giorno fa un amico mio parlava di romanzi che c'hanno dei poteri strani.
alcuni, ad esempio, hanno il potere di risvegliare il chimico che c'è in te, facendoti nascere la voglia di scoprire il punto di solidificazione del minestrone (a lui).
altri risvegliano il fisico che è in te, proponendoti nuovi intriganti risvolti nel legame tra la curvatura dell'universo, la dilatazione dello spazio-tempo e la correlazione quantica tra un paragrafo troppo lungo e due fermate della metro troppo poco distanti (a me).
però questo è l'aspetto colposo della faccenda: questi romanzi, questi libri qua non c'hanno l'intenzionalità, son quasi innocenti (loro)(non sono cattivi, è che li scrivono, così).
i veri pericoli sono i romanzi dolosi: quelli che cerchi la scusa.
quelli che in ascensore, per te che devi andare all'otto, ti fanno premere uno due tre quattro cinque sei e sette.
martedì 21 aprile 2009
nolo, volo e malo
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