prendi un libro.
perché l'hai preso? senza analizzare troppo a fondo la psiche umana, direi per leggerlo.
perché lo vuoi leggere? perché ti incuriosisce la copertina, perché ti incuriosisce la storia, perché un amico ti ha consigliato di leggerlo, quello che è.
si presume, dunque, che, in buona parte dei casi, tu che hai preso un libro (trovato per casa o prestato o rubato o quello che è) non l'abbia ancora letto. inoltre, sorpresa sorpresa, può essere anche il libro più famoso del mondo, magari il capolavoro dei capolavori ma di cui tu, guarda caso, non conosci la storia.
che c'è di male? niente.
che c'è di buono? mah, niente, forse in più direi la curiosità di leggerlo.
benissimo. hai preso un libro, famoso, non famoso, bestseller, nonbestseller, chisseneimporta; te lo sei rigirato tra le mani, hai letto la quarta di copertina e hai deciso di cominciarlo.
tragedia: qualcuno, importante o no, famoso o no, qualcuno, dicevo, un critico, un letterato, un altro scrittore ne ha curato l'introduzione. la premessa. la prefazione.
tu, povero stronzo ignorante, pensi Mah, forse mi spiegherà qualcosa che io, povero stronzo ignorante, non riuscirò a capire se lo leggo da solo, forse mi illustrerà un sentiero alternativo nella collocazione esistenziale dei sentimenti dell'autore, che letti alla luce delle alterazioni geopolitiche del suo luogo di nascita m'apriranno la mente e mi forniranno una pregevole chiave di lettura dei dettagli non scritti. roba con la quale vantarmi con gli amici.
sbagliato.
la prefazione non contiene altro che il finale della storia. un colto, erudito, ampolloso, saccente, autocelebrativo e scassacazzissimo spoiler.
poi dice che uno la salta appieppari.
giovedì 3 settembre 2009
appieppari
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3 commenti:
appieppari non la riesco a tradurre, che roba e'??:(
a pie' pari. solo che appieppari mi piaceva di più, come tuttappost o bellappapà. parole ri-composte.
meglio?
Io l'ho sempre saltata, anche a gamba zoppa.
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